L'ho mancata non so quando. Esattamente.
Vorrei saperlo.
L'ho mancata una mattina a colazione, perché ho scoperto che non mi piaceva il latte.
E siccome il latte è buono deve piacere a chi è buono.
L'ho mancata una sera in cui ho scarabocchiato sulla trapunta di mio fratello e poi ho dato la colpa a lui.
L'ho mancata perché ho guardato la televisione di nascosto, ho desiderato la coca cola a pranzo e il gelato al mattino. L'ho mancata perché ho detto che avevo portato a passeggio il cane e non lo avevo fatto, perché ho perso una collana e non l'ho mai confessato.
Perché ho nascosto più di un amore, parlato alle spalle, scritto segreti in diari che volevo venissero letti, detto insulti in solitudine, amato canzoni improbabili e vergognose.
Perché ho sempre studiato troppo e non sono mai andata a scuola impreparata. Perché ho molti cappotti e un odioso cuore di carne e non terracotta. Perché per anni non ho saputo chi erano i Led Zeppelin.
Perché ho la pelle troppo chiara, i polsi troppo sottili e il fiato di sigarette. Perché mi arrabbio troppo poco e medito vendetta, ma poi non la applico. Perché certi pensieri li censuro prima di formularli, e non fa bene.
Perché non sempre ho un'opinione, oppure non ho voglia di dirla.
La mia mancata bontà sta nella pazienza che non ho mai perso del tutto, in quello che voglio fare e faccio fatica a dire.
E nel cuore oltre l'ostacolo che poi, oltre l'ostacolo, non riesco a buttare.
Oggi festeggio la mia mancata bontà. Alè.
Vorrei saperlo.
L'ho mancata una mattina a colazione, perché ho scoperto che non mi piaceva il latte.
E siccome il latte è buono deve piacere a chi è buono.
L'ho mancata una sera in cui ho scarabocchiato sulla trapunta di mio fratello e poi ho dato la colpa a lui.
L'ho mancata perché ho guardato la televisione di nascosto, ho desiderato la coca cola a pranzo e il gelato al mattino. L'ho mancata perché ho detto che avevo portato a passeggio il cane e non lo avevo fatto, perché ho perso una collana e non l'ho mai confessato.
Perché ho nascosto più di un amore, parlato alle spalle, scritto segreti in diari che volevo venissero letti, detto insulti in solitudine, amato canzoni improbabili e vergognose.
Perché ho sempre studiato troppo e non sono mai andata a scuola impreparata. Perché ho molti cappotti e un odioso cuore di carne e non terracotta. Perché per anni non ho saputo chi erano i Led Zeppelin.
Perché ho la pelle troppo chiara, i polsi troppo sottili e il fiato di sigarette. Perché mi arrabbio troppo poco e medito vendetta, ma poi non la applico. Perché certi pensieri li censuro prima di formularli, e non fa bene.
Perché non sempre ho un'opinione, oppure non ho voglia di dirla.
La mia mancata bontà sta nella pazienza che non ho mai perso del tutto, in quello che voglio fare e faccio fatica a dire.
E nel cuore oltre l'ostacolo che poi, oltre l'ostacolo, non riesco a buttare.
Oggi festeggio la mia mancata bontà. Alè.