Il mare della mia infanzia era un mare brutto, pieno di case brutte, pieno di alghe brutte. Ma era mio e c'era vento.
A marzo, c'era sempre vento.
La mattina si andava a prendere il sole appoggiati ai muretti, al riparo dalla sabbia, in faccia alla luce. Mia nonna voleva il caffè al tavolino del bar, mia mamma diceva togliti le scarpe che si riempiono di sabbia. Mio fratello non so, non mi ricordo.
Ci sarà ancora quel posto, adesso? Ci sarà ancora il vento?
Vorrei andare a verificare per non avere paura di un altrove sparito. Ma non posso.
Così, da un paio di settimane, mi siedo accanto alla finestra aperta e ascolto.
Ascolto il suono del mare.
E non m'importa niente che sia il rumore di un telo di cellophane sul balcone del vicino. Non mi importa quasi niente.
Tutti i posti in cui io non sono comunque ci sono, mi dico.
Ci sono, anche se io non li guardo.
Ci sono. Nonostante la mia assenza.
E il vento arriva dappertutto.
#esercizidilibertà (ancheiohopaura)
A marzo, c'era sempre vento.
La mattina si andava a prendere il sole appoggiati ai muretti, al riparo dalla sabbia, in faccia alla luce. Mia nonna voleva il caffè al tavolino del bar, mia mamma diceva togliti le scarpe che si riempiono di sabbia. Mio fratello non so, non mi ricordo.
Ci sarà ancora quel posto, adesso? Ci sarà ancora il vento?
Vorrei andare a verificare per non avere paura di un altrove sparito. Ma non posso.
Così, da un paio di settimane, mi siedo accanto alla finestra aperta e ascolto.
Ascolto il suono del mare.
E non m'importa niente che sia il rumore di un telo di cellophane sul balcone del vicino. Non mi importa quasi niente.
Tutti i posti in cui io non sono comunque ci sono, mi dico.
Ci sono, anche se io non li guardo.
Ci sono. Nonostante la mia assenza.
E il vento arriva dappertutto.
#esercizidilibertà (ancheiohopaura)