C'è una malattia che abbiamo tutti. Tutti. Anche quelli che fanno i ganzi e dicono no, io no. Quella malattia è la paura. Non si tratta dell'uomo nero (non necessariamente), non si tratta di brutti sogni (non solo), non si tratta di quella lieve sensazione di inquietudine che boh la cantina in effetti è pericolosa (non sempre). No, la paura è la paura punto. La paura è quella tremarella per cui vorremmo fermare tutti, il tempo, i parenti, gli amici, gli innamorati, i vicini sul bus. La paura è quella roba per cui hai sempre solo un paio di persone da chiamare. La paura è quella roba per cui ti prego dai guardami abbracciami coccolami stringimi dimmi che va bene. La paura siamo noi (o, almeno, sono io). Per questo in sere (o notti) come questa io alla paura ci parlo. E le dico, lo so che mi vuoi bene. Fai solo la sua parte.
E anche questa volta, la perdono.
Viva. Evviva. La paura.
#esercizidilibertà
E anche questa volta, la perdono.
Viva. Evviva. La paura.
#esercizidilibertà