Oggi, un amico, mi ha parlato di una persona a cui teneva molto.
Sì, ci teneva davvero molto, eppure, quando camminavano insieme, lui andava sempre più veloce di lei.
(Non lo faceva per scelta, solo per abitudine.
Era una di quelle cose che si fanno senza pensare. Piccole cose che intralciano i giorni, gli amori e il tempo).
Perciò lei si arrabbiava e diceva: «Tu non mi aspetti, è come se fossi solo.»
Poi, un giorno, lui ha pensato che avesse ragione.
E ha deciso di rallentare.
Così si sono trovati, nello stesso momento, all’angolo di una via. E non è stato difficile decidere dove andare.
Nessuno dei due aveva davvero fretta.
L’unica cosa importante era non perdere il conto.
Dei passi.
#esercizidilibertà
Sì, ci teneva davvero molto, eppure, quando camminavano insieme, lui andava sempre più veloce di lei.
(Non lo faceva per scelta, solo per abitudine.
Era una di quelle cose che si fanno senza pensare. Piccole cose che intralciano i giorni, gli amori e il tempo).
Perciò lei si arrabbiava e diceva: «Tu non mi aspetti, è come se fossi solo.»
Poi, un giorno, lui ha pensato che avesse ragione.
E ha deciso di rallentare.
Così si sono trovati, nello stesso momento, all’angolo di una via. E non è stato difficile decidere dove andare.
Nessuno dei due aveva davvero fretta.
L’unica cosa importante era non perdere il conto.
Dei passi.
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