Per questo mia nonna faceva disegni sulla spiaggia, per dare ragione al mio camminare.
Tracce di legno nella sabbia, a costruire il tempo e il movimento.
Anche adesso, quando voglio avanzare, mi dico: arriva alla prossima auto, arriva al semaforo, arriva all'incrocio.
Ho bisogno di un confine, da oltrepassare.
Ma oggi, con la musica nelle orecchie, l'aria fredda sul viso, il fiato duro dell'inverno e scarpe di neve (senza auto, né incroci), ho semplicemente camminato.
Solo per sentire le mie gambe in accordo con il mio cervello.
E il mio cuore.
Ho camminato come si deve camminare.
Senza niente da raggiungere.
#esercizidilibertà