Io ho sempre spiato le case altrui. Sempre.
(E ringrazio pubblicamente chi non mette tende e mi permette di guardare la sua vita.)
Frammenti di librerie, di tavole, di soffitti, di braccia.
Io sto lì, spio.
E immagino di abitare un’altra casa.
Dove indosserei altri vestiti, attraverserei altre stanze, cucinerei (ché io cucinare non cucino, non mi piace, ma se vivessi la vita di un altro forse allora lo farei), avrei un gatto e non un cane, di professione farei la dottoressa o la principessa o la commessa o un’altra cosa.
Sarei altro da me, che alle volte non è male.
Ma poi capita che in sere come questa prendo il tram quattordici e mi ricordo che casa è dove sono io, ovunque io sia.
E anche questo non è male per niente.
Anzi.
#esercizidilibertà (allenamento quotidiano)
(E ringrazio pubblicamente chi non mette tende e mi permette di guardare la sua vita.)
Frammenti di librerie, di tavole, di soffitti, di braccia.
Io sto lì, spio.
E immagino di abitare un’altra casa.
Dove indosserei altri vestiti, attraverserei altre stanze, cucinerei (ché io cucinare non cucino, non mi piace, ma se vivessi la vita di un altro forse allora lo farei), avrei un gatto e non un cane, di professione farei la dottoressa o la principessa o la commessa o un’altra cosa.
Sarei altro da me, che alle volte non è male.
Ma poi capita che in sere come questa prendo il tram quattordici e mi ricordo che casa è dove sono io, ovunque io sia.
E anche questo non è male per niente.
Anzi.
#esercizidilibertà (allenamento quotidiano)