L'altra sera, così, dal niente, ho composto un numero sul telefono. Un numero che so a memoria. Un numero che fa 033223epoinonsidice, non si dicono i numeri di telefono se chi ha quel numero di telefono non ti dà il permesso di dirlo (e lei no, non me lo ha dato il permesso).
Dunque.
Compongo quel numero.
Non si sa mai che chiamo e, questa volta, almeno questa volta, mi risponde: ah sei tu, era da un po' che non chiamavi, raccontami, come va?
Quindi provo.
Compongo il numero.
Per un tempo illimitato che va da zero a infinito, lo spazio tempo della speranza, aspetto che dica: pronto.
E poi risatine e silenzi.
E io: adesso ti racconto, guarda è così no scusa è così, che faccio?
E lei mi dice quello che devo fare.
Lo sa sempre meglio di me, lei. Lo sa sempre, da sempre, meglio di me, quello che devo fare.
Però non ha risposto.
Al diavolo. Non ha risposto.
Ha risposto una voce qualunque.
Il numero è inesistente, ha detto.
E poi: tututu, ha detto.
Tututu è quello che rimane quando ti attaccano il telefono in faccia.
E tu (tututu) cioè io rimango lì. Muta.
A ricordarmi che lei non c'è e io ci sono.
Quindi dovrei telefonarmi, mi dico.
Almeno ogni tanto, dovrei telefonarmi per chiedermi: che faccio?
Dovrei provare.
Il numero lo so.
Ma poi ho paura di non trovare nessuno.
Io non sempre rispondo.
#iosono
Dunque.
Compongo quel numero.
Non si sa mai che chiamo e, questa volta, almeno questa volta, mi risponde: ah sei tu, era da un po' che non chiamavi, raccontami, come va?
Quindi provo.
Compongo il numero.
Per un tempo illimitato che va da zero a infinito, lo spazio tempo della speranza, aspetto che dica: pronto.
E poi risatine e silenzi.
E io: adesso ti racconto, guarda è così no scusa è così, che faccio?
E lei mi dice quello che devo fare.
Lo sa sempre meglio di me, lei. Lo sa sempre, da sempre, meglio di me, quello che devo fare.
Però non ha risposto.
Al diavolo. Non ha risposto.
Ha risposto una voce qualunque.
Il numero è inesistente, ha detto.
E poi: tututu, ha detto.
Tututu è quello che rimane quando ti attaccano il telefono in faccia.
E tu (tututu) cioè io rimango lì. Muta.
A ricordarmi che lei non c'è e io ci sono.
Quindi dovrei telefonarmi, mi dico.
Almeno ogni tanto, dovrei telefonarmi per chiedermi: che faccio?
Dovrei provare.
Il numero lo so.
Ma poi ho paura di non trovare nessuno.
Io non sempre rispondo.
#iosono