Ecco. Io al fatto che ci si possa parlare solo tra simili credo poco. Al fatto che se non si guarda il mondo dallo stesso lato sia impossibile collaborare, ci credo ancora meno. E comunque che insopportabile noia sarebbe parlare solo con chi pensa quello che pensi tu.
"Che bello quell'albero"
"Molto bello"
"Che brutta la pioggia"
"Molto brutta"
Una noia mortale.
A me invece è venuta una enorme curiosità per il dissimile, il contrasto, il contrapposto, il diverso. Perché è lì che si gioca l'intelligenza.
Trova l'uguaglianza nella differenza. E' il gioco della settimana enigmistica al contrario.
Ma questo è solo l'inizio. Perché è solo dopo, che il gioco si fa duro. Quando, trovati i punti di incontro, si decide che cosa farne.
E' solo lì che, come dice il saggio Belushi, i duri cominciano a giocare.
N.B. Pubblico anche qui una lettera aperta che, come Teatro i, abbiamo scritto a seguito della chiusura anticipata della nostra stagione.
Iniziamo a giocare. Eddaie.
Teatro i / lettera aperta ai colleghi (e non solo, aggiungo io)
"Che bello quell'albero"
"Molto bello"
"Che brutta la pioggia"
"Molto brutta"
Una noia mortale.
A me invece è venuta una enorme curiosità per il dissimile, il contrasto, il contrapposto, il diverso. Perché è lì che si gioca l'intelligenza.
Trova l'uguaglianza nella differenza. E' il gioco della settimana enigmistica al contrario.
Ma questo è solo l'inizio. Perché è solo dopo, che il gioco si fa duro. Quando, trovati i punti di incontro, si decide che cosa farne.
E' solo lì che, come dice il saggio Belushi, i duri cominciano a giocare.
N.B. Pubblico anche qui una lettera aperta che, come Teatro i, abbiamo scritto a seguito della chiusura anticipata della nostra stagione.
Iniziamo a giocare. Eddaie.
Teatro i / lettera aperta ai colleghi (e non solo, aggiungo io)