M - Che cosa stiamo aspettando?
(silenzio)
V- Che sia troppo tardi, Madame.
Heiner Müller
(silenzio)
V- Che sia troppo tardi, Madame.
Heiner Müller
In tempo. Nel tempo. Con tempo (contempo). Dare tempo al tempo.
Mio padre dice: non faremo a tempo.
E' sbagliato, ma poetico. Non faremo a tempo, saremo fuori ritmo, in anticipo o in ritardo, in levare e non in battere. Non faremo a tempo, perché saremo stonati, incrinati, non accordati.
Io non sono a tempo.
Praticamente mai.
Non sono a tempo e rincorro il tempo. Non sono a tempo e ammazzo il tempo. Sono in anticipo. Sono in ritardo. Non sono a tempo e cerco altrove un tempo giusto.
Non lo trovo.
A volte parto dallo spazio, per provare a se-durre il tempo. Cambio luogo e cerco destinazione.
Questo per me è un tempo fuori dal tempo, ma non solo per me. Ho amici che cambiano spazio per cambiare tempo. Ho amici che in questo tempo sono altrove per trovare il loro tempo.
Ci deve essere un mancato allineamento di stelle, un cortocircuito tra pianeti nella loro rivoluzione o rotazione. Ci deve essere un orologio rotto, da qualche parte, fermo, o rallentato. Se lo trovassi cambierei le pile, muoverei le lancette, lo sincronizzerei con l'adesso che non trovo, che non si trova.
E poi c'è la mancanza di sonno, ma non di sogni, che ha deciso di confondere la mia ora interiore, e così il tempo si disfa ancora di più. E' vero o l'ho sognato? E' successo o l'ho immaginato?
Mi capitava solo da bambina (un altro tempo) di confondere il reale, di stare nel sogno come si sta davanti alla televisione. E ora, da qualche giorno, cerco indizi che risolvano questo jet lag.
Cerco il tasto giusto, spero che il mio software interiore si connetta da solo all'ora legale o all'ora solare.
Avrei bisogno un reset.
Solo allora, forse, sarei a tempo.
Al mio tempo.
E gli altri si adegueranno. E basta.
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Mio padre dice: non faremo a tempo.
E' sbagliato, ma poetico. Non faremo a tempo, saremo fuori ritmo, in anticipo o in ritardo, in levare e non in battere. Non faremo a tempo, perché saremo stonati, incrinati, non accordati.
Io non sono a tempo.
Praticamente mai.
Non sono a tempo e rincorro il tempo. Non sono a tempo e ammazzo il tempo. Sono in anticipo. Sono in ritardo. Non sono a tempo e cerco altrove un tempo giusto.
Non lo trovo.
A volte parto dallo spazio, per provare a se-durre il tempo. Cambio luogo e cerco destinazione.
Questo per me è un tempo fuori dal tempo, ma non solo per me. Ho amici che cambiano spazio per cambiare tempo. Ho amici che in questo tempo sono altrove per trovare il loro tempo.
Ci deve essere un mancato allineamento di stelle, un cortocircuito tra pianeti nella loro rivoluzione o rotazione. Ci deve essere un orologio rotto, da qualche parte, fermo, o rallentato. Se lo trovassi cambierei le pile, muoverei le lancette, lo sincronizzerei con l'adesso che non trovo, che non si trova.
E poi c'è la mancanza di sonno, ma non di sogni, che ha deciso di confondere la mia ora interiore, e così il tempo si disfa ancora di più. E' vero o l'ho sognato? E' successo o l'ho immaginato?
Mi capitava solo da bambina (un altro tempo) di confondere il reale, di stare nel sogno come si sta davanti alla televisione. E ora, da qualche giorno, cerco indizi che risolvano questo jet lag.
Cerco il tasto giusto, spero che il mio software interiore si connetta da solo all'ora legale o all'ora solare.
Avrei bisogno un reset.
Solo allora, forse, sarei a tempo.
Al mio tempo.
E gli altri si adegueranno. E basta.
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